ROMA E LA SPAGNA IN DIALOGO: INTERPRETARE, DISEGNARE, COLLEZIONARE L ANTICHITA CLASSICA NEL RINASCIM



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Autor: BEATRICE CACCIOTTI, BEATRICE CACCIOTTI

ISBN: 8400109589

EAN: 9788400109585


"Molti sono gli studi dedicati alla Roma papale e alla Spagna nel Cinquecento, incentrati su una prospettiva politica e rivolti soprattutto a questioni storico-artistiche; viceversa episodiche e alquanto disgiunte sono le ricerche che hanno considerato limpatto delleredita classica sul contesto culturale, ufficiale e non. In questo volume studiosi di storia dellarcheologia e storici dellarte rinascimentale fanno dialogare i risultati delle loro ricerche secondo diversi approcci, evidenziando come la tradizione di stampo antico o anticheggiante contribui a rendere Roma uno dei grandi interlocutori del Rinascimento spagnolo.Il paradigma dellantichita classica si affermo nellideologia politica di Carlo V e Filippo II, che proiettarono limago imperio nelle forme di rappresentazione della propria strategia comunicativa. Entro tale sistema si configuro il profilo collezionistico della monarchia spagnola indirizzandosi verso la ritrattistica antica, aspetto tematico che si prestava a legittimare unideale continuita con gli Imperatori romani e a celebrare virtutes politiche e belliche. Le antichita vincolarono e rinsaldarono strategie e legami politici; variazioni e citazioni di nobilia opera si diffusero alla corte e nei giardini nobiliari di Spagna; ambasciatori, dignitari, ecclesiastici entrarono nel circuito del mercato antiquario romano. NellUrbe il circolo erudito ispanico si caratterizzo per un fermento di interessi pienamente integrato nel vivace dibattito originatosi su importanti aspetti delle Antiquitates romane, giungendo alla realizzazione di opere esemplari (quali i Dialogos de medallas, inscripciones y otras antiguedades e lo Speculum Romanae Magnificentiae) o alla raccolta di corpora iconografici di grande valore e miniera di informazioni sul mondo collezionistico romano (quali i manoscritti di Alonso Chacon). Nel processo di restituzione e trasmissione di edifici e oggetti antichi attraverso il disegno, il Codex Escurialensis, trasferito da Roma a Madrid a principio del XVI secolo, occupo una posizione preferenziale, diffondendo iconografie antiche in committenze di diverso genere. Rimasto finora a margine, apre un inedito spaccato sulla pratica dei repertori iconografici un Codice di carattere numismatico, pervenuto anchesso nella Biblioteca di San Lorenzo dellEscorial, che si intreccia con gli studi di Andrea Fulvio, Enea Vico e Jacopo Strada.Attraverso personaggi, idee e materiali viene cosi ripercorso il fecondo interscambio culturale avvenuto nel solco della tradizione classica, recuperando il nesso dialogico che intercorse con il patrimonio archeologico e antiquario trasmigrato dallUrbe verso questa parte dEuropa."
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Vom 09/10/2025
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